L’idrogeno è considerato come uno dei componenti principali per il carburante del futuro e in generale per la produzione di energia. Uno dei problemi legati alla sua produzione, o meglio estrazione, è relativo al fatto che i materiali catalitici standard utilizzati per l’estrazione sono metalli preziosi: platino, rutenio e iridio non si trovano di certo sotto casa e risultano, a conti fatti, troppo costosi. Una nuova ricerca, pubblicata su Nature Communications e realizzata da un gruppo di ricercatori del KTH Royal Institute of Technology, mostra però che è possibile utilizzare anche metalli molto meno costosi e più economici come nichel, ferro e rame.
Nel frattempo la Svezia lancia il progetto di una nuova siderurgia zero emission alimentata dall'idrogeno appunto.
E l'Italia?