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meglio la discarica ai lombrichi? oppure continuiamo a sversare i fanghi in campo?

Immagine del redattore: FRANCO BRAMBILLAFRANCO BRAMBILLA

E' di questi giorni una valanga di notizie in buona parte false e fuorvianti, che servono solo ad allarmare la popolazione ... si tratta della solita campagna di fango figlia della sindrome "Nimby" (not in my back yard) di cui il nostro bel paese è capofila.

Si scrivono notizie sui giornali locali che alludono alla lombricoltura come causa di inquinamento, senza un minimo di approfondimento e senza appurare la veridicità della notizia.

I residui organici, e come tali si intendono anche i fanghi biologici, oggi sono sparsi in campo tal quali o avviati in discarica, con effetti di inquinamento molto più gravi e duraturi nel tempo.

I poveri lombrichi che C. Darwin definiva "gli spazzini del pianeta" e che in tutto il mondo si studiano perché in grado di valorizzare questi residui restituendoci un concime organico di qualità assoluta, in Italia ed in Veneto vengono criminalizzati.

Anziché agevolare investitori lungimiranti e attenti all'ambiente, si fa di tutto per ostacolare i loro progetti.

Quand'è che la smetteremo di inseguire solo le logiche del profitto a discapito dell'ambiente in cui viviamo? I veneti preferiscono che i loro fanghi siano sparsi tal quale sui loro suoli? Se vogliamo altre discariche basta dirlo ... ma che si finisca di criminalizzare ciò che la natura ci suggerisce per rimediare ai nostri disastri.

 
 
 

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